SEZIONE
LANOSTRA STORIA
La Società Mandamentale del Tiro a Segno Nazionale di Lecce fu costituita l'11 novembre 1886. Pochi giorni dopo, il 13 novembre, il Prefetto di Terra d'Otranto approvò i terreni destinati al poligono di tiro.
La storia della società affonda le radici in un gruppo di soci fondatori dei comuni di San Cesario e Lecce, attivi già dal 1882, come testimonia un registro soci datato 2 luglio 1882. Tuttavia, fu solo l'11 novembre 1886 che venne redatto il primo statuto della Sezione Mandamentale di Tiro a Segno di Lecce, composto da 50 articoli.
Il terreno su cui sorse il campo di tiro, situato nel comune di San Cesario di Lecce, fu acquisito tramite esproprio dal Comune di Lecce per conto del Ministero della Guerra e della Difesa. Un estratto di stipula, datato 1 luglio 1888, conferma l'acquisizione dei campi da tiro da parte del Demanio della Guerra.
Il 17 luglio 1889, i tiratori leccesi parteciparono alla loro prima gara di tiro a segno a Roma. Gli archivi storici della sezione conservano documenti originali a partire dal 16 maggio 1882. Il 20 aprile 1890, il Prefetto di Terra d'Otranto rilasciò per la prima volta le patenti di riconoscimento per il porto d'armi ad alcuni tiratori della sezione.
La sezione di Lecce, insieme ad altre come Perugia, Santarcangelo e Asti, si fece promotrice di una petizione agli Organi legislativi per ottenere riduzioni sulle tariffe ferroviarie. La documentazione di questa iniziativa, datata 16 giugno 1901, è tuttora conservata.
Nel corso del tempo, il terreno del campo di tiro divenne parte del territorio di Lecce. Il 14 agosto 1912, si ha notizia di un ulteriore esproprio per ampliare il campo, la cui registrazione ufficiale risale al 9 giugno 1914.
Durante la Prima Guerra Mondiale, il campo di tiro subì danni a causa di un bombardamento, poiché fu erroneamente scambiato per l'aeroporto militare di Galatina.
L'impianto fu successivamente ristrutturato e ampliato, con l'estensione delle linee di tiro fino a 300 metri. Nel 1926, il poligono fu dedicato al Principe di Piemonte con una cerimonia inaugurale nazionale, che incluse la posa di una lapide commemorativa e la partecipazione di figure storiche di rilievo in un comitato d'onore.
Il poligono conserva ancora oggi le strutture originali di fine Ottocento, tra cui una tettoia in stile Liberty.
Frontale d'accesso in stile barocco e in stile castello, dedicato al Principe di Savoia. Costruito tra il 1887 e il 1889.
Nel 1955, il campo fu nuovamente ristrutturato e il 10 luglio 1956, la Sezione di Lecce del Tiro a Segno Nazionale fu riattivata con un atto della Direzione Territoriale e della Direzione Lavori del Genio Militare.
Negli anni recenti, è stata realizzata una ristrutturazione della parte antistante il Tiro a Segno, con il ripristino dell'antico muro a secco. Il progetto di ristrutturazione dei vecchi impianti, fermo dal 1983, è stato ripreso considerando che la struttura si trova su un'area demaniale classificata come "zona sportiva a verde attrezzato" nel Piano Regolatore.
La sede sociale ospita un piccolo museo con una mostra storico-documentaria e armi che ripercorrono la storia della Società Mandamentale del Tiro a Segno Nazionale di Lecce a partire dal 1880.
Attualmente il poligono presenta una palestra di tiro ad aria compressa a 10 metri con 24 linee e un poligono di tiro a fuoco. Chiuso a cielo aperto di mt. 25
Negli anni recenti, il poligono di tiro ha assunto una maggiore valenza istituzionale, in quanto consente l’addestramento degli appartenenti alle Forze di Polizia e Corpi Armati dello Stato, nonché Polizie Locali e Guardie Particolari Giurate.
Il Poligono di Tiro "Principe di Piemonte" è punto di riferimento per l’addestramento e il corretto uso delle armi da fuoco.
Il Tiro a Segno Nazionale Sezione di Lecce 1886 ha ricevuto il Diploma di Benemerenza dalla UITS nel 1987 e la Stella di Bronzo al Merito Sportivo dal CONI.